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Il tema di questo studio non è nuovo, ma la trattazione che ne fa l'autore dà vita a un panorama di grande respiro e di inusitata originalità. Questo grazie a un'approfondita indagine sulle fonti (libretti e partiture) a stampa e manoscritte, e alla grande dimestichezza di Weiss con la letteratura coeva, sia musicale, sia memorialistica. A ciò si aggiunge una sua particolare capacità, rapida e incisiva, di cogliere con sicurezza i nessi evolutivi che collegano il materiale, e di illustrarli nell'analisi di singole opere esemplari, emblematiche degli sviluppi storici in questione. Non è estranea a questo esito anche la qualità brillante, accattivante della narrazione, che in una prosa spigliata e in una lingua un po' antiquata ci ricorda le origini dell'autore nella Trieste di Svevo, Saba e Joyce. Presentazione di Lorenzo Bianconi.